La Missione Storico-Archeologica Italiana nel Kurdistan (MiSAK) nasce nel 2021 dalla collaborazione tra l’ISMEO, Associazione Internazionale di Studi sul Mediterraneo e l’Oriente, e l’Istituto Internazionale di Cultura Kurda di Roma e, attualmente, concentra i suoi sforzi nello studio diacronico e multidisciplinare di due importanti siti archeologici: Sarqala e Gawr tepe, entrambi situati nell’area di Garmian, nel Governatorato di Sulaimaniyah.
Il moderno villaggio di Sarqala, si trova a circa 26 km a nord-ovest della città di Kalar. Sarqala è un sito archeologico multifase dove, fino a oggi, gli archeologi della MiSAK, insieme ai colleghi kurdi del Garmian Antiquities Directorate, hanno identificato diverse aree di interesse: una necropoli di periodo partico (III sec. a.C.-III sec. d.C.), che comprende una tomba a volta con un ricco corredo funerario oggi conservato presso il Garmian Civilization Museum di Kalar, i due tell di Qalla Kon e Kharaba, probabilmente parte dell’insediamento antico, un canale sotterraneo in mattoni cotti, situato nel centro del villaggio moderno, e strutture di incerta funzione nell’area localmente nota come “Cimitero ebraico”.
Tra il 2021 e il 2023 la MiSAK ha raccolto una dettagliata documentazione topografica dell’area, iniziato la raccolta sistematica del materiale archeologico di superficie e avviato prospezioni geofisiche e scavi stratigrafici nelle diverse aree del sito di Sarqala. In particolare, una trincea sulla sommità del tell di Qalla Kon, scavata nel 2023, ha permesso di identificare due superfici occupazionali preliminarmente datate tra il periodo partico-sasanide e quello islamico. I materiali rinvenuti, tuttavia, suggeriscono un’occupazione del sito a partire almeno dal V millennio a.C.
Il sito di Gawr tepe, localizzato circa 8 km a sud di Kalar, include numerosi tell che costituiscono i resti di un grande insediamento databile tra il periodo sasanide (III-VII sec. d.C.) e il medio periodo islamico. Sul principale di questi tell, Gawr tepe A, sono ancora visibili le strutture appartenenti a un imponente palazzo probabilmente fondato nel periodo sasanide, ma occupato anche durante l’era islamica.
Nel 2023, grazie al supporto dei colleghi kurdi del Direttorato delle Antichità di Garmian, la MiSAK ha realizzato un dettagliato rilievo topografico del sito e ha avviato la raccolta sistematica dei materiali archeologici di superficie. La quantità e qualità dei materiali rinvenuti confermano l’enorme importanza del sito e suggeriscono un’occupazione dell’area almeno fino al XIII secolo d.C. Particolarmente significative sono le ricche decorazioni architettoniche in stucco che probabilmente ornavano il palazzo nel corso delle sue diverse fasi di occupazione.
Oltre alla ricerca archeologica sul campo, la MiSAK svolge anche significative attività di salvaguardia, sensibilizzazione e valorizzazione del patrimonio culturale; tra queste ricordiamo il restauro della tomba a volta di periodo partico rinvenuta nel 2013 a Sarqala e la creazione dell’inventario digitale del Garmian Civilization Museum.
Tutte le iniziative della MiSAK sono realizzate con il sostegno del MAECI e in collaborazione con il KRG General Directorate of Antiquities and Heritage, il Garmian Antiquities Directorate, il Dipartimento di Beni Culturali dell’Alman Mater Studiorum Università di Bologna e, per le prospezioni geofisiche, il Laboratorio di Geofisica dell’Università degli Studi Roma Tre.